CAVI e ACCESSORI
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RAPUNZEL
CAVO DI SEGNALE

di Filippo Punzo


Raperonzolo, Raperonzolo, butta giù la treccia...

In questo modo l'immancabile Principe delle favole invitava la bella Raperonzolo (Rapunzel, nell'originale) a gettare dalla finestrella della sua prigione in cima alla torre la lunga treccia fatta con i biondi capelli, per dargli modo di raggiungerla e consumare qualche ora d'amore.
Tralasciamo ciò che, nell'oscurità della piccola cella, il Principe e Raperonzolo andavano a fare, e concentriamoci sulla treccia, il tramite di tutto.
Ovviamente ho voluto giocare sul nome, mischiando quello della protagonista al mio (notoria testa di rapa, direbbe Enrico), dato che il cavo in questione è una vera e propria treccia. Potrete quindi collegare il vostro impianto e poi urlare al vosto lettore CD "butta la treccia...". Non date la colpa a me se poi verrete scoperti a copulare col CDplayer.

Come potrete notare, Rapunzel non è schermato. Proprio per cercare di ottenere una "autoschermatura" ho pensato alla sua particolare costruzione, in cui il conduttore di massa, unito a una seconda treccia terminata a un solo capo, finisce per essere una "pseudocalza" solidale al conduttore del segnale. Durante tutte le prove non si è avuto mai nessun problema di captazione di rumore, neppure in presenza di una trasmittente da 100watt in telegrafia, come è capitato durante l'incontro tra autocostruttori di Campogalliano del settembre 2002.
Questo cavo è stato provato su diversi impianti nel corso di diversi mesi, a confronto con prodotti di chiara fama, da Monster Cable a Audio Tekne, e ha sempre messo in luce una estrema analiticità e chiarezza in gamma media e alta, cosa che si riflette in una ottima riproposizione dei piani sonori, sempre ben distinti e ottimamente posizionati. In poche parole si può dire che la "scena" è uno dei punti di forza. Di contro, ma le opinioni sono difformi, si può osservare un comportamento non costante sul lato basse frequenze che, a detta di alcuni, pare perdere in dinamica, oppure non essere pulitissima. Personalmente amo una riproduzione delle basse frequenze veloce e non rimbombante, ho potuto quindi verificare che il Rapunzel da il meglio di se proprio con i sistemi molto analitici o dove potrebbe esserci un difetto di controllo sul basso, dato che la contestata "asciuttezza" si rivela un toccasana, donando lucidità al basso di molti valvolari oppure facendo sparire un bel po' della "grana" in gamma media riscontrabile in determinate catene a stato solido.
Ho anche provato a cablare tutto l'impianto con il Rapunzel, ma il risultato è stato di rendere il sistema troppo analitico per i miei gusti, ho quindi preferito inserire una sola coppia di questi cavi, indifferentemente tra CD e pre oppure tra pre e finale, dato che il suo inserimento è chiaramente avvertibile in entrambe le posizioni.
Potete tranquillamente fare le vostre prove per trovare la posizione migliore per l'inserimento nel vostro impianto.

Il costo di questa realizzazione non è eccessivo, mentre il tempo da dedicare è un po' più di quello necessario per assemblare un normale cavo coassiale. Quindi mettete in conto circa 15 euro di materiali (sempre che non utilizziate connettori RCA in oro massiccio) e due o tre ore di lavoro per completare il tutto.

Occorrente per una coppia da 80cm inguainata:
3 metri di cavo UTP cat.5
4 connettori RCA dorati
due metri di guaina intrecciata plastica RS cod. 389-886
20 cm circa di guaina termoretraibile nera
1 cm circa di guaina termoretraibile rossa
nastro isolante

Da tenere presente che la lavorazione un po' "complicata" fa si che ci sia un ritiro di circa il 20% sulla lunghezza dei conduttori, quindi partendo da un metro di cat5 si arriverà a circa 80cm di cavo finale

buon lavoro e buon ascolto
Filippo

Qui la sequenza della realizzazione delle trecce

Qui la terminazione della versione "naked"

Qui la versione inguainata

Ah, dimenticavo, la strega che aveva imprigionato la bella Rapunzel, capita l'antifona, le tagliò la treccia, la tenne fuori dalla finestra. Aspettò quindi il principe che, alla sua vista, si buttò di sotto e, cadendo nei rovi, divenne cieco...
Ho detto cieco, non sordo, quindi nessun problema...

Comunque, per chi non la conoscesse, qui c'è tutta quanta la storiella (anche se in una versione la frase rituale della treccia mi pare tradotta in modo improprio)

http://www.traparentesi.it/tempolibero/favolefiabe/fiabe/raperonzolo.htm
http://www.geocities.com/Paris/LeftBank/8176/raperonzolo.html
http://www.fln.vcu.edu/grimm/rapunzel_e.html
http://www.pitt.edu/~dash/grimm012a.html

E, per chi non crede alle favole, in Germania, Rapunzel indica una erba di campo, mentre Raponzolo è il nome volgare di un tipo di campanula

httpdigilander.libero.it/ugo38/altsavi4/pag33.htm