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di Filippo Punzo |
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Quante volte avete rimpianto il fatto di non avere un registratore portatile, dotato ovviamente di microfoni di qualità elevata, per catturare e riassaporare a posteriori un concerto particolarmente coinvolgente?
Dopo aver usato saltuariamente un DAT Sony portatile, affrontando problemi enormi, quali la scarsa durata delle batterie e l'eccessiva dimensione del microfono a disposizione, ho deciso di dotarmi di una attrezzatura più maneggevole. Per prima cosa ho deciso di passare al Minidisc, più per ragioni di reale praticità che per amore del sistema. Devo però ammettere che le ultime versioni dell'ATRAC si difendono bene e, nel caso specifico delle registrazioni dal vivo in condizioni precarie, la qualità del risultato e ottima e non fa rimpiangere un sistema a codifica lineare. Avendo già realizzato dei microfoni da misura utilizzando delle capsule microfoniche a Fet , ho pensato che forse si potevano utilizzare le stesse anche per registrare musica. Queste capsule hanno anche il pregio di costare molto poco, da 2 a 2,5 Euro l'una. Per prima cosa bisogna controllare che l'ingresso microfonico del Minidisc fornisca la necessaria tensione alla capsula, normalmente 2,5 volt. Accertato questo si può procedere alla costruzione di questi piccoli microfoni, facilmente occultabili e ideali per realizzare ottime registrazioni binaurali. Per registrazioni binaurali si intendono quelle effettuate solitamente con l'ausilio di una testa artificiale http://www.neumann.com/infopool/mics/produkte.php?ProdID=ku100 , in pratica si tratta di usare due capsule omnidirezionali poste a circa 17-18 centimetri di distanza e disponendo uno schermo acustico fra le stesse. Oltre alla testa artificiale è possibile usare la tecnica OSS, ovverossia un "disco" di materiale assorbente posto tra le capsule: http://www.josephson.com/tn5.html Qui alcune realizzazioni commerciali per effettuare registrazioni binaurali nel modo sopra descritto: Vediamo ora passo per passo come procedere nella realizzazione di qualcosa di simile. Per prima cosa fatevi una cultura sui microfoni e in particolare sulle capsule microfoniche a Fet normalmente usate per misure elettroacustiche: Durante la scorsa estate ho trascorso un mese tra l'isola di Sao vicente e Sao Antao, a Capo Verde, ed ho avuto modo di incontrare molti musicisti locali, tra cui i fratelli Fonseca, parenti del più famoso Bau, già musicista di Cesaria Evora. Avendo portato con me il minidisc e i microfonini, ho concordato con loro una breve sessione di registrazione che ha portato alla realizzazione di un improvvisato CD di composizioni locali, prontamente masterizzato una volta rientrato in Italia e inviato agli esecutori. Nonostante la precarietà dello "studio" in cui è stata effettuata la ripresa, cioè la bottega di liuteria, e la scomodissima postura di ripresa, dato che sono stato obbligato a sedere su un bancone da falegnameria per ben cinque ore consecutivamente, il risultato non è malvagio. Per darvi una idea molto approssimativa (maledetto mp3) inserisco uno dei brani registrati in quella occasione. S. Joao, di Bau, registrazione live in Mindelo, Capo Verde il 17-7-2003 Ora procediamo con la costruzione. |
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A- Le capsule hanno un diamero di 6 mm, io ho usato le Monacor MCE2000, che poi non sono altro che le Panasonic MW60-AT.
Dopo varie prove ho deciso di utilizzare come corpo del microfono il contenitore plastico dei comuni spinotti coassiali usati per gli alimentatori. Il diametro interno è leggermente più piccolo, ma una "alesata" decisa consente di allargarlo quel tanto che basta a ospitare la capsula. Il consiglio è quello di fare in modo che la capsula entri in modo forzato, evitando in questo modo di doverla incollare. |
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B- Ecco qui sopra tutti gli elementi necessari alla realizzazione del microfono: 1- Piattina schermata di piccola sezione 2- Guaina termorestringente rossa per identificare il canale destro 3- Guaina termorestringente 4- Corpo spinotto plastico 5- Gommapiuma 6- Espanso ad alta densità 7- capsula microfonica |
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C- si comincia infilando gli elementi visti precedentemente nell'ordine visibile in figura, avendo cura di centrare il cavo all'interno dei blocchetti di gommapiuma (5) e espanso (6) | |||||||||||||||||||||
D- A questo punto si infilano i blocchetti di espanso e gommapiuma rispettivamente nel corpo e nel guidacavo dello spinotto. Questo materiale spugnoso ha il compito sia di ridurre il rumore indotto dal cavo a causa di inevitabili sfregamenti che di limitare i danni in caso di urti accidentali col corpo stesso | |||||||||||||||||||||
E- Ora è possibile saldare la capsula, facendo attenzione alle terminazioni: il negativo, e quindi la calza del cavo, va normalmente saldata al terminale connesso al corpo metallico della capsula, quello visibile a destra nella foto sotto. | |||||||||||||||||||||
F- La capsula in posizione, a filo col bordo esterno dello spinotto. Se si volesse mimetizzare meglio la capsula è possibile scurire il bordo metallico utilizzando un pennarello nero indelebile | |||||||||||||||||||||
G- Per fissare il tutto con la guaina termoretraibile potrebbe essere necessario un ulteriore guidacavo, dato che difficilmente si riuscirà a trovare una guaina capace di restringersi a sufficienza sino bloccare il cavo di piccolo diametro. Per realizzarlo basta utilizzare uno spezzone del rivestimento di un altro cavo, in modo da incrementare il diametro e consentire il serraggio | |||||||||||||||||||||
H- Lo stesso discorso vale per lo spinotto minijack da 3,5 solitamente usato per gli ingressi microfonici. Attenzione a controllare bene il collegamento dei canali destro e sinistro prima di chiudere il tutto | |||||||||||||||||||||
I- E questi sono i microfonini finiti, con la fascetta rossa per il canale destro. La monetina da 1 Eurocent dà l'idea delle dimensioni. | |||||||||||||||||||||
Come già detto, l'uso di questi microfoni prevede il montaggio degli stessi sulle stanghette degli occhiali. Se non portate gli occhiali, fatevene un paio finti, nessuno si accorgerà che mancano le lenti. Dal punto di vista qualitativo, paragonato ai microfonini comunemente dati in dotazione, semplicemente non c'è storia, provare per credere. Buon lavoro, Filippo Le capsule possono essere acquistate presso i rivenditori Monacor Italia |