|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Vista frontale che mette in evidenza la costruzione monomembrana e la sospensione a onda singola in tela impregnata. Il robusto cestello presenta ben sei fori per un fissaggio a prova di vibrazioni. |
|
|
|
|
|
|
|
|
Particolare dei morsetti di collegamento dorati. Si nota una finezza costruttiva costituita dalla foratura della membrana al di sotto del parapolvere e in corrispondenza dei cordini di collegamento alla bobina: in questo modo si compensa l'appesantimento e il conseguente sbilanciamento del cono creato dalle trecciole. |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Altri tre particolari degni di nota: il primo è il traferro aperto, che consente una notevole ventilazione della bobina mobile e quindi una maggiore dissipazione del calore; il secondo è la foratura di alleggerimento del supporto della bobina, per ridurre la massa mobile e migliorare la risposta ai transienti, il terzo, appena percepibile, è la diversa lavorazione della membrana nella parte terminale del cono, cosa che farebbe pensare a una sorta di "doppio cono a profilo unico", cioè si è forse lavorato sullo spessore della membrana per ottenere una sorta di disaccoppiamento meccanico tra due porzioni della stessa membrana. |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Prticolare del cestello in pressofusione attraverso cui si nota il centratore. Rimarchevole la precisione di assemblaggio della sospensione in tela sulla membrana. |
|
|
|
|